Lettera a U. Scassellati del 5.11.1950
Giorgio Colli
Firenze, 5 novembre 1950
Caro Scassellati,
la complimento davvero per la sua rapidità e la sua cortesia: questa volta sono io in ritardo nel rispondere. Sono stato a Roma per vedere di stringere i tempi, ma i risultati non sono stati troppo soddisfacenti. Pare che laggiù siano sorti nuovi ostacoli e nuove reticenze per il Nietzsche; non mi rimane quindi che pregarla di provocare una decisione e di comunicarmi il responso definitivo, anche se negativo.
Vediamo dunque di concludere sollecitamente almeno il Burckardt. Qui il problema sembra vertere soltanto sulla scelta dell'opera. Io, come ho detto, non intendo tradurre che la Griechische Kulturgeschichte: ho spiegato i motivi a Balbo, che è rimasto convinto e mi ha detto di mandarvi una relazione in proposito. Balbo mi ha detto anche di aver parlato in proposito con Cantimori, il quale si mostra favorevole in linea di massima a qualsiasi opera di Burkhardt. A Chabod ho scritto, senza aver ancora ricevuto risposta. Ad ogni modo vi mando una breve relazione, che la prego di far discutere al più presto, se è possibile mercoledì prossimo. Balbo mi ha detto anche che più del parere di Chabod conta la visione chiara della opportunità della cosa nelle vostre riunioni di Torino. Mi raccomando a lei, caro Scassellati: stringa i tempi e mi risponda subito.
Cordialmente
Giorgio Colli
Archivio Giorgio Colli, Firenze